Nel dicembre 2020, in piena seconda ondata della pandemia di coronavirus, il signor Z. è ricoverato d’urgenza all’ospedale per sospetto ictus, su indicazione del medico di famiglia. Fortunatamente, gli esami non confermano la diagnosi, ma il paziente è lasciato nel reparto per un ulteriore monitoraggio e per verificare la sua reazione ai farmaci. Finisce in una stanza con più letti, assieme ad altri due pazienti che tossiscono pesantemente. Durante la prima notte, il signor Z. non riposa affatto.

Il giorno dopo, chiede il trasferimento nel reparto semiprivato in modo che possa dormire. Accetta il sovrapprezzo di 540 franchi a notte e in effetti dorme bene per le due notti successive. Poi viene dimesso.

Ma la sorpresa arriva con la fattura. Per tre notti, di cui due in reparto semiprivato, l’ospedale chiede fr. 8’270.- di cui fr. 4’050.- a carico dell’assicurazione di base (LAMal) e fr. 4’220.- a suo carico. Come si è arrivati a questa cifra, visto che erano stati promessi fr. 540.- a notte? Il signor Z. si rivolge all’OSP e chiede se la fattura è corretta.

La nostra valutazione:

Abbiamo consigliato al signor Z. di chiedere la fattura dettagliata del soggiorno e di cercare il dialogo con l’amministrazione dell’ospedale. Il conto (di 15 pagine!) elencava due volte 540 franchi per i servizi alberghieri, cioè per il supplemento della camera semiprivata, più una lista dettagliata di servizi medici e infermieristici secondo le tariffe semiprivate. Supplementi mai comunicati al paziente in precedenza.

Solo a questo punto il signor Z. apprende con stupore che quando il paziente sceglie tra camera comune, semiprivata e privata, quell’ospedale non separa l’alloggio dalle cure mediche. Passando dalla camera comune alla semiprivata, il signor Z. aveva quindi automaticamente prenotato anche uno standard di trattamento più costoso. Questo tipo di fatturazione è legalmente consentito. E poiché secondo l’ospedale il paziente aveva accettato il cambiamento con tutte le sue conseguenze, non era disposto a ridurre l’importo fatturato.

Infatti, sul foglio firmato dal paziente era scritto in caratteri minuscoli: Onorari medici -> Sono calcolati secondo il tariffario dell’Associazione degli Ospedali di Zurigo e variano in base all’intensità del trattamento.

Dal punto di vista dell’OSP, questa procedura è problematica. Il signor Z. non aveva idea di cosa significasse finanziariamente questa clausola – certamente non che il cambio di camera sarebbe stato più costoso dell’intero trattamento secondo la tariffa dell’assicurazione di base. A quanto pare, il paziente non è stato informato in modo preciso. Dal suo punto di vista era dovuto unicamente il supplemento di fr. 540.- a notte.

La rabbia del signor Z. è assolutamente comprensibile. La spiegazione avrebbe dovuto essere più esplicita anche perché spesso i pazienti non sono in piena forma quando devono prendere decisioni. Gli ospedali non solo sono obbligati a fornire informazioni sulle cure mediche ma anche sui loro costi. La fattura che il signor Z. ha ricevuto potrebbe essere contestata in tribunale. Tuttavia, l’esito del procedimento sarebbe incerto. Non è chiaro se l’ospedale ha violato il dovere di informazione. Inoltre, il paziente avrebbe dovuto anticipare le spese di giustizia.

Il signor Z. ha quindi deciso di pagare. Per finire, era contento di essere caduto in piedi, ovvero di essere rimasto in camera semprivata solo per due giorni.

Consigli:

  • Valutate bene se vale davvero la pena passare alla camera semiprivata o privata. La risposta è quasi sempre no. Per gli ospedali, tali servizi aggiuntivi sono un’opportunità per fare soldi, anche se la verità è che gli ospedali sono sotto la pressione del legislatore per ottenere un profitto. I costi aggiuntivi sono alti e, per quanto riguarda gli onorari dei medici, non possono essere stimati dai pazienti.
  • Se siete in una stanza condivisa e non riuscite a dormire, chiedete al personale infermieristico se vi possono trasferire gratuitamente in una camera più tranquilla. Se c’è posto, questo è spesso possibile. Nel caso contrario, chiedete dei tappi per le orecchie.
  • Dal punto di vista medico, la camera semiprivata o privata non è necessaria. Se dovessero sorgere complicazioni o sintomi atipici durante o dopo l’intervento chirurgico, sarete comunque curati dai professionisti più esperti disponibili, indipendentemente dalla vostra copertura assicurativa o dalla classe ospedaliera scelta.
  • Se optate per la camera semiprivata o privata, leggete attentamente le clausole scritte in piccolo e fate domande prima di firmare. Dato che siete in una situazione di stress, se possibile fatevi aiutare da una persona di fiducia.

Cathrine Arnold, consulente dei pazienti OSP Zurigo